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lunedì 31 dicembre 2012

CERIMONIA PER TINA DI LORENZO AL TEATRO DI NOTO


Una celebrazione degna delle migliori tradizioni netine. Questo l'unanime giudizio sull'impeccabile cerimoniale che ha caratterizzato l'intitolazione dello storico teatro comunale alla concittadina Tina Di Lorenzo. Viene così esaudita la promessa di Pino Correnti (direttore del Teatro Manzoni di Milano per venti anni fino al 1986) a Dino Falconi, figlio della grande attrice, commediografo e predecessore di Garinei e Giovannini nelle fortunate riviste all'italiana. La consegna passò ad Alberto Frasca che ha sempre sostenuto l'opportunità del cambio nominativo. E' stata, poi, la documentata pubblicazione del libro di Angelo Fortuna a corredare la richiesta della giunta municipale e della Fondazione Teatro prontamente esaudita dalla prefettura di Siracusa. Tutto ciò è stato rivelato al folto pubblico che ha riempito ogni spazio dopo la scopertura del drappo. Il sindaco Corrado Bonfanti ha contestualizzato l'evento nel percorso che nel 2012 ha visto la città protagonista di un forte messaggio di speranza.

«Riconquistiamo la nostra storia, la nostra identità più autentica per essere consapevoli del nostro presente e del contributo che saremo in grado di dare per il futuro della nostra comunità». Ricordando alcune illustri personalità che onorano la storia netina, ha annunziato la prossima creazione di un museo dedicata a Tina Di Lorenzo. Forte il messaggio conclusivo: «Sono convinto che il recupero della nostra memoria storica possa costituire la condizione ineludibile per ritornare ad essere protagonisti del nostro futuro oltre ogni localismo e campanilismo». Perfetto animatore (e non c'erano dubbi) il direttore artistico del teatro Sebastiano Lo Monaco che, dopo il saluto di Giorgia Giallongo, vice presidente della provincia, ha recitato il V Canto dell'Inferno Dantesco riscuotendo l'ovazione dei presenti. Gradito, poi, l'ascolto di un 78 giri del soprano Rosetta Pampaninini su grammofono d‘epoca illustrato dal padre dell'attore. Lunghi applausi per il lettore Peppe Montalto e per una straordinaria Mariangela D'Abbraccio.




VINCENZO GRECO ( de la Sicilia)